Lo sviluppo continuo di abilità e competenze è cruciale per ogni persona.
Tuttavia, non tutti gli adulti partecipano alla formazione permanente. Gli adulti meno qualificati, in particolare, sono anche coloro che meno probabilmente parteciperanno a percorsi di istruzione e formazione rispetto a coloro che hanno livelli di qualifica più elevati.
Questo aspetto suscita preoccupazione, soprattutto in tempi come quelli di oggi caratterizzati da rapidi cambiamenti, da pressioni economiche e sociali, dalla digitalizzazione sempre maggiore e dall’impatto della pandemia.
Cosa fanno i sistemi educativi europei per facilitare la partecipazione degli adulti con bassi livelli di competenze di base e di qualifiche nell’istruzione e nella formazione?
Lo sviluppo continuo di abilità e competenze è cruciale per ogni persona. Tuttavia, non tutti gli adulti partecipano alla formazione permanente.
Il nuovo studio appena pubblicato dalla Rete Eurydice dal titolo Adult education and training in Europe: Building inclusive pathways to skills and qualifications ha lo scopo di rispondere a queste domande andando a indagare cosa viene fatto a livello nazionale per promuovere l’apprendimento permanente, con un’attenzione particolare alle politiche e alle misure a supporto degli adulti con bassi livelli di competenze e di qualifiche per accedere alle opportunità formative.
Il rapporto è stato sviluppato tenendo conto delle priorità stabilite dalla Raccomandazione del Consiglio sui percorsi di miglioramento del livello delle competenze e delle più recenti politiche europee che puntano a investire nelle competenze degli adulti e nell’apprendimento permanete, come il Piano d’azione del Pilastro europeo dei diritti sociali che ha fissato l’obiettivo del 60% di partecipazione degli adulti in attività formative entro il 2030, l’Agenda europea delle competenze e la Comunicazione sullo Spazio europeo dell’istruzione.
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