Con l’inizio del nuovo anno, Infojobs, la piattaforma per la ricerca di lavoro on line, rinnova l’appuntamento con l’Indagine trend mercato del lavoro 2021, che coinvolge le aziende attive sulla piattaforma nel delineare quali saranno prospettive e tendenze dal punto di vista dei responsabili delle risorse umane. Il primo dato che emerge riguarda le assunzioni fatte nel 2020 ed è incoraggiante.
Se a inizio dello scorso anno il 74,3% delle aziende aveva intenzione di assumere nuove risorse, in chiusura di 2020 così difficile oltre la metà delle aziende ha comunque ampliato l’organico: il 25,8% afferma di aver assunto addirittura più professionisti di quanto previsto, il 36% ha assunto anche se in numero ridotto rispetto ai piani, mentre il 25,7% non ha assunto nessuno e il 12,5% ha dovuto ridurre l’organico.
Il dato ancora più incoraggiante riguarda il 2021: la maggior parte delle aziende intervistate afferma di essere pronto ad ampliare il numero di risorse che collaborano con esse. Il 47% è ottimista su un incremento, seppure debole, il 25,7% addirittura dichiara di prevedere un aumento consistente, dovuto al fatto che il business in cui opera o non si è mai fermato o è in ripresa. Rimane comunque un 12,5% che prevede nuove assunzioni solo in caso di sostituzione delle risorse dimissionarie, un 9,7% che non intende assumere in nessun caso e un 5,6% che valuta di ridurre l’organico.
Per chi nel 2021 assumerà, è fondamentale puntare sulla qualità delle risorse (37,2%), mentre per il 31% non cambieranno le modalità di selezione dei candidati rispetto al passato. Infine, il 16,8% delle aziende preferirà conferire incarichi flessibili, più adatti all’attuale momento di incertezza, mentre solo il 5,3% delle imprese dichiara di avere la necessità di assumere nuove figure professionali rese necessarie dall’emergenza e dalle nuove esigenze del mercato.
Indagine trend mercato del lavoro 2021
Ma chi non assumerà nuove figure nel 2021 come affronterà il business? Quasi all’unanimità (74,4%) le aziende sono pronte a investire sulla formazione e sullo sviluppo delle risorse interne per trattenere i talenti già nell’organico, eventualmente riqualificandoli. Il 18,8% farà invece ricorso alla cassa integrazione per non ridurre l’organico, cosa che potrebbe fare il 5,3%.
Rispetto allo scenario del lavoro 2021, Filippo Saini, Head of Job di InfoJobs, afferma: «Ci aspettiamo un inizio d’anno atipico dal punto di vista del lavoro, dovuto all’incertezza ancora persistente degli effetti della pandemia e degli sviluppi legislativi. In questo scenario mutevole, rileviamo dalle aziende un solido atteggiamento di determinazione e propensione alla continuità del business, che premierà ancora e sempre più la tecnologia, quale partner irrinunciabile del lavoro, e la formazione, sulla quale molti sono disposti a investire in modo incrementale».
Infine, rispetto alle tendenze che caratterizzeranno il mercato del lavoro 2021, gli Hr delle aziende italiane si sono espressi abbastanza in continuità con l’anno precedente, con una sorpresa interessante.
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